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INFORIM

Edizione Nr.10 del 12/03/21

Non ci può essere una vera transizione ecologica senza una transizione burocratica, con relativa semplificazione normativa e procedurale”, così si è espresso il Ministro Roberto Cingolani all’evento organizzato da ASVIS il 9 marzo sul “Piano nazionale di ripresa e resilienza e la legge di bilancio 2021”.

Roberto Cingolani, titolare del neo ministero della Transizione ecologica del governo Draghi, è chiamato a ricoprire un ruolo decisivo per l’utilizzo delle risorse green previste dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, il cosiddetto Recovery Plan.

Siamo in un momento in cui la sofferenza sociale è elevatissima, e non solo l’economia sta pagando un pegno formidabile. non possiamo né dobbiamo ignorare le difficoltà che si stanno vivendo”, ha dichiarato Cingolani intervenendo in diretta alla conferenza preparatoria della strategia nazionale: “è dunque necessario trovare giusto bilancio tra le esigenze di un’economia che genera lavoro e benessere e il fatto che questa economia non debba essere implementata a spese dell’ambiente in cui viviamo”.

“….del resto problematiche “glocal” di certo non mancano. Un esempio su tutti, il ciclo integrato di gestione dei rifiuti che generiamo ma che non sappiamo dove recuperare o smaltire entro i confini nazionali”….“ci sono delle cose che stanno avvenendo su scala planetaria che sono molto gravi – osserva il Ministro – paesi ricchi che esportano enormi quantità di materiale plastico in paesi che poi li riversano nei fiumi e vanno a finire nei mari: questo ciclo non va bene….”

Rileviamo che queste parole siano molto significative in un Paese come il nostro, nel quale per ottenere un’autorizzazione VIA, AIA, o un’autorizzazione ordinaria alla gestione rifiuti ci vogliono sempre tempi molto lunghi, così come per le autorizzazioni al recupero di rifiuti.

Speriamo che queste parole si trasformino in fatti, anche in nome del concetto "transizione ecologica" che è addirittura la denominazione che la nuova governance ha voluto dare all’ex Ministero dell’Ambiente.

A queste importanti dichiarazioni si aggiungono anche quelle recenti del Direttore Generale di ISPRA Alessandro Bratti, di cui riportiamo un passaggio significativo:

 “Lo dico come ex presidente della Commissione bicamerale di inchiesta sulle ecomafie, più è complessa una norma più aiuta il malaffare. Il crimine ambientale va contrastato con regole chiare, autodichiarazioni e forte controllo ex post.

Invece oggi una burocrazia elefantiaca e un crescente insieme di controlli bizantini si reggono in piedi in quanto alimentati da una produzione legislativa altrettanto sovrabbondante e contraddittoria”.

Ringraziando per l’attenzione porgiamo cordiali saluti.

ORIM S.p.A.

Ufficio Marketing & Comunicazione